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Il volume raccoglie gli esiti di un' intera vita dedicata all'architettura e ritratta attraverso la tecnica della Polaroid da Federico Burbello, architetto, fotografo e bibliofilo. Le ricognizioni fotografiche, così come sono presentate in questo catalogo, danno conto di quel rapporto tra i luoghi e le architetture che è alla base di un linguaggio all'interno del quale il concetto di artificio si traduce sovente in un'architettura dell'apparizione rifiutando così la storicizzazione e proiettando, invece, la propria "dinamica instabilità" sullo sfondo di un paesaggio costantemente "originario" seppur naturalmente antropizzato. In questo senso gli scatti di Burbello rappresentano una sorta di indagine del reale svolta tra natura ed artificiale, una vera e propria "forma di ricerca architettonica pura" perseguita attraverso lo sguardo istantaneo come solo la tecnica delle Polaroid consente. Il volume curato da Antonio Labalestra raccoglie alcuni significativi scritti d'occasione che ci guidano attraverso il percorso di viaggio tracciato dall'autore. Lo stesso Labalestra insieme a Marino Zancanella, Adriano Favaro, Gianni Bianchini e Gabriella Massari ci guidano nella scoperta di queste immagini e della straordinaria magia che coloro che hanno utilizzato una Polaroid difficilmente possono dimenticare.