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Le poesie che in questa raccolta presento, vogliono dire della forza della bellezza. Della gioia e dell'insegnamento che ne deriva osservandola, cogliendola e respirandola. Delle metafore e similitudini implicite in natura, le quali ci indicano la strada e il senso dell'essere. Vogliono dire anche dell'inatteso sempre vivo. Dell'impercettibile, del divenire sospeso percepito in un senso altro; del piacere dello stupore che invade i sensi, muove sentimenti profondi aperti al cosmo e all'alterità ma, contemporaneamente, vogliono dire anche del suo opposto. L'opposto alla gioia è il dolore. Il dolore per la distruzione della bellezza, del suo occultamento nel volgere lo sguardo altrove, per esempio, del possesso del denaro al quale la si sacrifica senza scrupolo, ignorando il danno presente e futuro della vita, e c'è da chiedersi sino a quando il mondo resisterà. Vorrebbero essere anche da stimolo alla riflessione, alla presa di coscienza dello stato delle cose, perché la bellezza è armonia e nutrimento da cui risplendere per un mondo di pace.