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In questo libro, Claudio Califano si cimenta con l'antica tecnica del romanzo epistolare, in voga tra Settecento ed Ottocento, perché questa forma consente allo scrittore di esprimere liberamente non solo i fatti ma soprattutto le emozioni, i sentimenti, l'interiorità. Ce lo dice lui stesso, che nulla vuole nascondere al lettore: "un romanzo che utilizza la forma epistolare per descrivere due punti di vista dell'autore, unico protagonista dalla doppia personalità, una interiore ed una esteriore..." Per questo motivo lo scrittore fa interagire due personaggi: DaLucio e Claudio, che rappresentano - pirandellianamente - due facce diverse ma complementari dello scrittore, l'io interiore (DaLucio) e l'io esteriore (Claudio). Il titolo "Mattina" segnala quel percorso esistenziale e narrativo dal buio verso la luce che Califano vuole trasmettere al lettore.