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Questo "zibaldone di Pensieri" è il frutto di una storia di dolore dovuta alla perdita di una persona cara, il figlio Graziano. Dolore che viene superato attraverso una profonda creatività e vitalità. Licena oltre le più rosee aspettative ci dimostra che il dolore, per quanto grande e incommensurabile, può essere superato e trasfigurato. Tutto comincia all'indomani della morte tragica del figlio, quando Licena, impugna la penna come un arma, contro il dolore, e giorno dopo giorno attraverso scritture, di prosa e poesia, combatte la sua battaglia contro l'ineluttabilità del destino, a cui pone ogni giorno, domande su domande fino a "sfiancarlo" e ad avere, piano piano, delle risposte che la portano all'accettazione della dura realtà e, alla scoperta di un altra dimensione, tra cielo e terra; dove lei si adagia, e dialoga in continuazione con il figlio, su ogni cosa che gli viene alla mente: dai ricordi, alle speranze, alla vita che gli scorre intorno, dal lavoro, alle amicizie, all'amore per il marito che sempre gli è accanto in ogni difficoltà e in ogni piccola gioia.