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"Dopo l'uscita del mio primo libro, ho pensato che era utile affrontare più profondamente le principali cause dell'aumento del femminicidio, arrivato a livelli non più sopportabili. È una vergogna anche italiana, dai 157 dell'anno 2015 siamo passati agli attuali 58 del giugno 2016 e si specifica che 'Nella maggioranza dei casi l'assassino è un familiare, una persona con cui la vittima ha avuto una relazione'. Cosa che affermo io già dal mio primo libro. Si fanno tante iniziative per combattere questa vergogna, inondando le piazze di 'scarpette rosse', instaurando un numero telefonico di soccorso (1515) si dice per denunziare le violenze subite dal marito o dal compagno, ad iniziare da un semplice schiaffo ad una pedata. Ci sono trasmissioni televisive e 'talk show' dove non si fa altro che parlare di questo, con testimonianze e con commenti di esperti sociologi e psichiatri, dove ognuno dice la sua. Poi, ci sono i giornali, che ci inondano di pagine e pagine di questi fatti, soffermandosi specialmente sui fatti più truculenti e violenti. Allora per comprendere davvero il problema e cercare di risolverlo in massima parte, bisogna iniziare dal principio."