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"Nascòst" usato al posto di "arpiatè, salumir" invece di "lardami" e così via. Sono molti i vocaboli di ieri di cui si è persa memoria, a favore di un appiattimento della lingua parlata a banale dialettizzazione dell'italiano. Visto il crescente interesse, anche da parte dei giovani bolognesi, per il dialetto, sembra opportuno recuperare il "repertorio linguistico delle origini", che rappresenta un vero e proprio patrimonio culturale. Il volume è la nuova edizione ampliata del "Dialetto bolognese ieri e oggi" (Tamari, 1986), una collezione di 280 vocaboli genuini della lingua petroniana posti a confronto con quelli, ricalcati sull'italiano, che li andavano sostituendo. A oggi, dopo numerose indagini lessicografiche, il totale presentato in questo volume è di 651 termini "italianeggianti", usati con maggiore frequenza al posto degli equivalenti originali di un passato più o meno recente. Un'occasione per soddisfare le curiosità lessicali sulla splendida lingua parlata all'ombra delle due torri con tanti esempi, spesso esilaranti, per chiarire l'uso dei vocaboli di ieri.