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Questa biografia è dedicata a un nobile bolognese, il conte Alessandro Savioli Corbelli (1742-1811), che come molti cadetti italiani dovette impiegarsi in una corte straniera. Rimasto per 32 anni presso l'Elettorato di Baviera, percorse tutta la carriera di funzionario (da paggio a membro del collegio di censura), per essere poi nominato vice presidente dell'Accademia delle scienze di Monaco (1775-1780), dove venne a contatto con numerosi scienzati e pensatori europei. Dopo anni di esilio a Trento con l'accusa di attività sovversiva, fece finalmente ritorno a Bologna, dove continuò a portare avanti i suoi ideali libertari. Figura poco nota, Alessandro Savioli Corbelli va riscoperto per le sue idee politiche democratiche e liberali e per una concezione di patria "protoeuropeista", non circoscritta a una nazione in particolare, il cui obiettivo era raggiungere eguaglianza e libertà attraverso le scienze. Una ricostruzione puntuale e rigorosa, condotta in gran parte su documenti d'archivio originali; una lettura appassionante come un noir, che ci rivela pagina dopo pagina i fatti di questa avventurosa biografia: l'appartenenza agli Illuminati di Baviera quale reale motivazione dell'esilio, i rapporti con personaggi come il conte di Cagliostro... il tutto con un'attenzione particolare agli affascinanti aspetti legati al mondo della Massoneria europea ai tempi della Rivoluzione francese.