Tab Article
Franz Tunda, ufficiale asburgico, nel 1916 viene catturato dall'esercito russo e, dopo una mirabolante fuga nella cornice della steppa siberiana, acquisisce una falsa identità, arrivando a sperimentare, per amore di una giovane donna, le esaltanti lotte rivoluzionarie nelle fila dell'Armata Rossa e i primi anni del governo sovietico. Ma Tunda non è destinato a fermarsi, la sua è una 'fuga senza fine', che lo conduce di nuovo a Vienna, poi a Berlino e Parigi. "Non ho nulla da perdere. Non sono né coraggioso, né curioso di avventure. Un vento mi spinge e non ho timore di andare a fondo". Tra ricevimenti mondani, ritratti di donne di mirabile bellezza, frivole e inutili conversazioni, il protagonista percorre un viaggio che lo conduce verso il totale disfacimento, finché, ridotto ormai in miseria, si ritrova a vivere "dell'odore di marcio e nutrirsi di muffa, respirando la polvere di caseggiati fatiscenti e ascoltando, con rapita esaltazione, il tramestio dei tarli".