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In questa sconcertante opera, Dostoevskij crea una situazione paradossale in cui il protagonista, un uomo di mezza età, disperato, incompreso e ormai indifferente a tutto e tutti, decide di suicidarsi, ma, addormentandosi innanzi alla rivoltella, sprofonda in un sogno che lo conduce in una nuova, primordiale Terra, un luogo in cui gli uomini sono ancora capaci di dialogare tra loro e di stabilire uno stretto rapporto con piante e animali. In questa sorta di paradiso terrestre non esistono malizie, gelosie o corruzione e gli esseri umani, coscienti di essere parte di un immenso universo, convivono serenamente sentendosi parte di un'unica grande famiglia. Tuttavia, l'arrivo del protagonista inevitabilmente sconvolgerà quel mondo idilliaco...