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Quanto siamo diversi da un nostro ipotetico aggressore? Quanto gli siamo emotivamente e culturalmente distanti? Su questo filo si dipana la storia di Anna e Glauco. In una Roma apparentemente innocua, Anna e Glauco convergono per caso nella stessa libreria, lei come cliente, lui per partecipare a quella che doveva essere una rapina semplice e sicura. Vittima di una Sindrome di Stoccolma, Anna instaura con Glauco rapporti amichevoli e, decisa a uscire illesa da quella pericolosa situazione, nell'atto di fuggire tende una mano al suo aguzzino. Se Anna sarà la sola a varcare quella soglia o se saranno più veloci i colpi di pistola è un finale che, in fondo, neppure l'autrice vuole conoscere...