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Samuel Hawley: dodici cicatrici, dodici colpi. Ognuno è il ricordo di un proiettile che ha lacerato il suo corpo, ognuno è un segno sulla mappa frastagliata della sua vita. Un altro posto visitato, un errore commesso, l'ennesimo attimo di amore perso o intravisto. Samuel Hawley, criminale, padre di Loo. La loro esistenza randagia si ferma a Olympus, nel Massachusetts. Così potranno smetterla di guardarsi alle spalle, sempre pronti a scappare, dormendo in motel o in macchina, soli, sempre soli. Adesso Loo ha la possibilità di affrontare i normali problemi di una teenager: le difficoltà di inserirsi in una nuova scuola, gli incontri con i ragazzi. Ma il passato di suo padre è un'ombra che oscura tutto, una voragine di segreti e dolore che la vuole inghiottire, come ha fatto con sua madre. E poi, un uomo come Sam Hawley può davvero trovare pace, fare il pescatore come gli altri abitanti della cittadina, andare al pub a bersi una birra e aspettare che il tempo rotoli via? Oppure ci sarà sempre un nuovo proiettile ad aspettarlo alla fine della strada? Un racconto lirico e violento, che sa coniugare le atmosfere del thriller ai temi del romanzo di formazione, l'affetto di un padre alla violenza e al sangue: il ritratto di due personaggi impossibili, eppure così veri.