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Nella silloge di poesie "I fiori della solitudine", Salvatore Scialò propone un intenso viaggio lirico che espande il significato stesso delle metamorfosi della vita e del fluire inesorabile del tempo che attraversa le molteplici manifestazioni del vivere. L'itinerario poetico tende a creare e ricreare la meravigliosa fusione con il mondo circostante vissuto nella personale "solitudine", che pare ammantare il poeta e, al contempo, nella costante ricerca del proprio autentico "essere", che deve destreggiarsi nei tortuosi sentieri dell'esistenza: ecco allora che la ricercata "fusione" con il Tutto diventa volontà di plasmarsi con il Creato in un unico afflato universale...