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"Il nucleo portante, dopo gli incontri casuali di una donna con un giocoliere, prima nella città di Siena e, poi, a Copenaghen, sono le narrazioni delle tre vite di quest'uomo: la prima vissuta nelle valli dove era nato; la seconda, vissuta in Europa, tra i giocolieri di strada, dopo la perdita del lavoro e la separazione dalla moglie; e, infine, la terza vita con l'approdo all'isola del Mediterraneo che lo accoglie come un clandestino in patria, senza identità e senza documenti, un Mattia Pascal del nostro tempo. Fascinazione e propensione all'incantamento davanti alla meraviglia della vita". Aleandro sta dunque vivendo ora la sua terza vita. Una giovane, che egli chiama Zacintha come il fiore tipico dell'isola, ha assunto per lui il ruolo che avrebbe voluto dalla sua propria figlia.