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Chiusa la trilogia ambientata sul ramo di Lecco, la lente di ingrandimento di Lischio si sposta ora sulle rive del Lambro. Qui, il meccanismo che innesca il nuovo giallo è la morte di un ospite di Villa Guaita, un tempo RSA. L'indagine consente di scandagliare un mondo, quello degli anziani, dove circolano ancora sentimenti e passioni che nessuno spazio chiuso riesce a soffocare. Il solo nome di Fiorella - con quel suo richiamo ai fiori, alla primavera, alla giovinezza - provoca in loro una fitta di desiderio. Il corpo invecchia, le forze ti abbandonano, i dolori non danno tregua, ma i desideri restano e riaffiorano sempre. Proditoriamente.