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La provincia di Varese, al tempo ancora divisa in due Circondari ricadenti sotto le province di Como(Varesotto) e di Milano (Alto Milanese), ancora pervasa degli ideali e delle passioni che l'avevano vista in prima linea nell'epopea risorgimentale, visse la Grande Guerra con dedizione patriottica e imprenditoriale. Molti giovani sacrificarono la propria vita nelle trincee, molti di più furono mobilitati con ferrea disciplina negli stabilimenti industriali per produrre armi, munizioni, divise e medicamenti, ma soprattutto aerei da combattimento, creando la "provincia aeronautica" per eccellenza. La testimonianza più genuina di quel "vivo patriottismo" si manifestò anche negli anni successivi, quando tutti i Comuni, ma spesso anche castellanze e frazioni, furono protagonisti di una straordinaria gara per l'erezione dei Monumenti ai Caduti spesso realizzati da scultori e artisti di grande spicco. Le cronache delle inaugurazioni e delle annuali ricorrenze ci hanno tramandato l'immagine di una partecipazione popolare che univa e non divideva gli italiani.