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Rosa Maria Corti ci offre una sequenza di storie e favole d'altri tempi, suggestioni e immagini, spaccati di costume e di antiche tradizioni popolari ormai quasi scomparse. Da ogni vicenda narrata traspare il vivo desiderio di far rivivere stati d'animo e momenti che hanno segnato in modo indelebile l'esistenza di chi ha avuto l'avventura di vivere nel meraviglioso territorio che si distende ai piedi del Generoso. La montagna soprattutto, una montagna "generosa" con chi sa percorrerne i fianchi con rispetto e amore. Fiori, erbe officinali, funghi, mirtilli ed anche cacciagione, un tempo unica alternativa alla dieta della povera gente fatta solo di polenta e formaggio, tutto ciò offriva ed ancora offre oggi il Monte Generoso. Non manca la poesia dei sentieri illuminati dalla luna che provvidenzialmente rendeva più sicuri i passi di chi, per sfuggire a una vita grama, era costretto a viverne una "di sfroso".