Tab Article
In una bidonville della capitale haitiana, una famiglia sopravvive grazie ai soldi che la madre di Corazón invia al figlio dagli Stati Uniti. Joséphine, l'umile moglie di Corazón, votata al martirio e alla preghiera, è regolarmente picchiata dal compagno. I loro figli sono Mariéla, la maggiore, e Colin; i due ragazzi tentano di sfuggire alla claustrofobia e alla promiscuità dell'angusto tugurio in cui vivono con i genitori. Corazón non manca mai di appropriarsi dei soldi destinati alla famiglia sperperandoli nell'alcool, e impedendo così ai figli di frequentare la scuola. Passa il suo tempo a raccontare di immaginari incontri di boxe, che in realtà non ha mai visto né vissuto. Si inventa di lavorare come meccanico in un'officina, ma un giorno i due ragazzini scoprono che il padre non è altro che l'uomo di fatica del padrone dell'officina, che lo tiranneggia e lo umilia. Al culmine di una crisi domestica, lo uccidono, ma l'atto non è intenzionale. Poi si danno alla fuga. Vagabondano per la città, appropriandosi di spazi fino allora sconosciuti. Riescono persino a godere di una giornata di libertà sulla collina che domina la capitale. Ma la notizia del delitto si diffonde rapidamente, ben presto vengono riconosciuti, bloccati dalla folla, e separati.