Tab Article
Studiare la figura e l'opera di Pietro Saraceni (1828 - 1885) non è semplice. Sono d'ostacolo l'assoluta mancanza di notizie biografiche di qualche rilievo e la tacita "damnatio memoriae" che ne ha colpito le pur evidenti doti di scrittore e drammaturgo. Il Saraceni, immortalato da Scarfoglio nel suo "Processo di Frine" (e in seguito dalla celeberrima interpretazione che ne diede il De Sica all'interno del film di Blasetti "Altri tempi", girato nel 1952), fu infatti autore drammatico di non scarsa vena, nonché prolifico scrittore di romanzi storici, apprezzato per le sue doti narrative e linguistiche anche dal Fanfani e dal Guerrazzi. Il presente studio, pur nei limiti che una ricerca del genere inevitabilmente si pone, cerca di porre in evidenza i pregi e i difetti del Saraceni letterato, proponendone una lettura sincronica non staccata da quelle che erano le polemiche intellettuali e i rilievi storiografici del suo tempo, ma sottolineando anche le motivazioni che ne causarono la parabola discendente. Ampi escerti ricavati dai suoi volumi corredano il testo.