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Palazzo Spada viene costruito e decorato in meno di due anni tra il 20 settembre 1548 e il 25 luglio 1550 per ordine del cardinale Girolamo Capodiferro, figlio naturale (così come riportato da Angelo Maruscelli) di Paolo III Farnese, papa dal 1536 al 1549. Sono gli anni successivi al sacco di Roma del 1527 e le decorazioni del palazzo, allineandosi alla politica pontificia, vogliono dimostrare la continuità della tradizione rinascimentale con chiaro intento di riaffermazione della supremazia religiosa, storica e politica del papato e della Chiesa cattolica. I pellegrini che accorrono per il giubileo del 1550 possono apprendere dalla lettura delle decorazioni in facciata la promulgazione dello stato di diritto, garantito e difeso dalla Chiesa di Roma. La novità di questo studio è quella di voler ritrovare il percorso di lettura della ricca decorazione che si articola all'interno del palazzo, stanza dopo stanza, in modo lineare e consequenziale, concludendosi inequivocabilmente nella stanza dedicata a Enea. Un percorso definito sulla base del pensiero catartico neoplatonico e controriformista della Chiesa cattolica alla metà del Cinquecento, dove storia, filosofia, etica e politica si intrecciano in un discorso serrato costituito da continui rimandi estetici e simbolici.