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Il memoriale è un fascicolo di 63 pagine con numerose correzioni e qualche vuoto. Il preside si trova a Monaco di Baviera quando inizia a scrivere queste memorie. Dà le coordinate di tempo e di luogo e riflette sulla motivazione che lo spinge a scrivere, poi dedica metà del memoriale alla narrazione dell'anno scolastico, del suo arresto, del viaggio a Firenze e ad Ottobrunn. L'altra metà è dedicata alla descrizione e alle riflessioni sull'esperienza nel campo di lavoro e sul suo ruolo di lavoratore coatto. È un documento importante ed Ernesto Guidi ne è consapevole; è lui stesso a dire che questa memoria rappresenta un materiale ricco di informazioni su un periodo dei più complessi e tragici che la storia d'Italia abbia conosciuto. E lui mette interamente la sua esperienza a disposizione di chi non si ferma all'apparenza delle cose ma cerca di riviverle per meglio capire. Non ha mai avuto simpatie per il fascismo, anzi, è stato anche oggetto di tentativi di violenza ed ora si trova di fronte ad un momento decisivo e anche l'agire di una sola persona può dare un contributo per avviare quel cambiamento che sente imminente e che ritiene possibile solo agli uomini che ne hanno consapevolezza.