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"E occupazione sia. Riprendiamoci l'università". Così tuonò Giuseppe nell'assemblea del movimento studentesco, nell'Aula Magna di Lettere affollatissima e ribollente dell'entusiasmo di studenti di tutte le facoltà. 'Il Cinese', come veniva chiamato lo studente siciliano, era riconosciuto come leader e addirittura come ideologo degli studenti romani. [...] All'unisono tutte le facoltà dell'Università di Roma, compresa quella di Giurisprudenza da sempre feudo degli studenti di destra, videro l'occupazione che interrompeva ogni attività didattica e non permetteva nemmeno l'accesso dei docenti ai propri uffici. [...] Nel suo cuore aveva fatto irruzione l'amore per Giuliana che aveva capovolto l'ordine dei suoi obiettivi. Continuava comunque a sentire molto forte anche l'impegno e il contributo personale che, con entusiasmo e tenacia, voleva dare per il cambiamento della situazione politica del paese. [...]"