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"Un tizio lungo e smilzo, vestito di scuro, è sceso dalla sua Guzzi e l'ha sistemata accanto alla porta della Fattoria Del Dotto, sulla collina di Carignano, dove sta il quartier generale della compagnia tedesca del Capitano Dolff, a due passi dal grande Sanatorio." Siamo nell'agosto 1944 e la vicenda si apre con la scomparsa di un soldato tedesco, a seguito della quale viene dato l'ordine di uccidere 10 italiani, in esecuzione della terribile legge imposta durante l'ultima guerra mondiale. È un racconto ambientato in un piccolo paese della Lucchesia, dove si intrecciano le storie di persone comuni, giovani e meno giovani, unite dalla volontà di combattere di fronte all'invasione. Il romanzo dipana, parallelamente ad un'avvincente trama gialla, il racconto corale di un paese che vuole restare unito per far sopravvivere, nonostante la brutalità della guerra, quelle idee e quei valori che costituiscono la propria identità e la propria dignità. Una storia lucchese ma universale, nella "resistenza" al demone di una guerra violenta che lascia ferite laceranti, cicatrici profonde, fuori e dentro gli uomini.