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Si ristampa dopo oltre sessanta anni l'unica commedia di Alfredo Panzini (1863-1939). Pur presentando nel titolo Giacomo Leopardi, il dramma vede in realtà campeggiare il padre del grande poeta, Monaldo, personalità estrosa e bizzarra, in cui Panzini riconobbe, e nello stesso tempo proiettò, molte delle sue convinzioni e passioni: un'indole conservatrice, l'amore per la famiglia, per la tranquillità, per gli studi storici e letterari, per i giochi di parole, per la buona tavola. Un "viaggio sentimentale" fra scenette familiari suggerite dalle lettere dell'epistolario o dall'autobiografia e dai Dialoghetti di Monaldo. La ricca introduzione e le puntuali note al testo rintracciano i passi leopardiani a cui Panzini si è ispirato, mettendo in luce l'originale riscrittura dei testi, facendone scoprire i riverberi più minuti, con riferimenti alla restante produzione dello scrittore romagnolo.