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Alla fine del XVI e per tutto il XVII secolo si assiste in Europa a una complessiva e socialmente diffusa ridefinizione dei valori e delle aspettative personali e collettive. Non solo gli assetti politici, religiosi e culturali subiscono profondi rivolgimenti, ma cambia anche l'affettività e la percezione del proprio sé degli individui e dei gruppi sociali. La formazione di nuove modalità di autorappresentazione individuale e collettiva portano alla nascita e alla progressiva ascesa della borghesia. Gettando le premesse della nostra modernità, il Seicento sfocerà allora in una nuova elaborazione teorica delle passioni e dell'antropologia politica, grazie alla riflessione sull'emotività umana e sul rapporto tra affetti e potere. Hobbes, Descartes e Spinoza ne sono i protagonisti.