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L'autrice in questa monografia ha indagato, con interesse teoretico, i concetti di contrarietà e di contraddizione nel criticismo kantiano, mettendo in luce, in rapporto a tre nuclei tematici di riferimento, le profonde e non sempre esplicite relazioni tra l'ambito logico e quello metafisico. Il primo nucleo tematico riguarda il rapporto tra metafisica e dialettica che, già nella Dissertazione del '70, è affrontato con spirito critico e legato essenzialmente alla scoperta di un'antitetica dell'intelletto sviluppatasi poi, nella più matura riflessione kantiana, come antinomia della ragion pura. Lo sviluppo critico di questo concetto è preceduto da un approfondimento della distinzione kantiana tra pensare e conoscere e da un attento esame sul duplice significato della dialettica, opportunamente considerato in rapporto alla logica generale e alla logica trascendentale. In riferimento alla dottrina delle antinomie, che introduce il secondo nucleo tematico del presente lavoro, l'Autrice riflette sul rapporto tra ragione, contraddizione e contrarietà, giungendo ad interpretare l'antitetica della ragion pura come un'opposizione tra termini contrari e non contraddittori. Ciò ha implicato - terzo ed ultimo nucleo tematico - una riflessione più articolata sul principio di non contraddizione e sul concetto di opposizione in Kant, indagato non solo nel suo significato logico e reale - che emerge sin dallo scritto precritico sulle "Quantità negative" -, ma anche in quello analitico e dialettico da Kant teorizzato nella Dialettica trascendentale in funzione della dimostrazione del carattere soltanto apparentemente contraddittorio delle antinomie della ragion pura. Presentazione di Giuseppe Giannetto.