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Cosa resta di Croce oggi? "Il Lessico crociano" che qui si presenta muove da questa domanda. Il progetto editoriale ha avuto inizio nel 2013, quando alcuni dei più autorevoli studiosi italiani e stranieri e una nuova generazione di interpreti di Croce sono stati invitati dalla curatrice a redigere un piccolo essenziale "lessico" concettuale del pensiero crociano. E così hanno preso forma le "voci" che qui si leggono e che spaziano dall'arte alla politica, dalla logica alla storia, dando testimonianza della variegata e complessa fisionomia intellettuale del pensatore che più e meglio di altri ha rappresentato nel Novecento lo spirito della filosofia italiana, anche al di fuori dei confini nazionali. Superata la stagione ideologica che ha visto schierati su due fronti avversi i "liquidatori" e i "difensori" ad oltranza del crocianesimo, e verificata pure l'insufficienza di una storiografia "monumentale" e "antiquaria" applicata alla carne ancora viva dell'eredità di pensiero crociana, il tempo è propizio per leggere finalmente Croce in modo positivamente "barbarico", vale a dire da figli di nessuna scuola e con occhi nuovi. E verificare, di conseguenza, non la banale profetica attualità o la irredimibile inattualità dei contenuti quanto la benefica vitalità di un impianto metodologico e in generale di un approccio autenticamente cosmopolitico alle questioni del mondo.