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Nel tempo giovanile l'autore incontrò il primo amore, insieme dolce come un ciclamino e impetuoso, travolgente come un temporale estivo, ma destinato a finire. Finì con uno schiaffo, che ha dato il titolo a queste pagine, e che è rimasto sospeso in attesa di una risposta che per lungo tempo non è arrivata. La vita si incaricò di separare i due giovani che percorsero cammini paralleli, ma lontani, fatti di gioie, bellezze e dolori. La morte li privò dei loro compagni e li lasciò disperatamente soli, ma fu loro offerta una seconda opportunità e dopo oltre cinquant'anni si ritrovarono, diversi, maturati dalle esperienze della vita e dal dolore; la favilla rimasta nascosta sotto la cenere del tempo si riaccese e la fiamma d'amore tornò ad ardere e risplendere viva. Lungo e al tempo stesso breve fu il cammino per giungere al nuovo incontro, dubbi e incertezze si affacciavano alla mente, ma quando finalmente furono uno di fronte all'altra si guardarono negli occhi... per la prima volta unirono le loro labbra nel bacio che cancellava lo schiaffo ed ora sperimentano insieme con curiosità e giovanile entusiasmo la scoperta gioiosa di ogni domani. Paradosso d'amore: un fiore donato, un bacio mai dato, uno schiaffo compensato dal primo bacio che vale cinquant'anni e un nuovo sogno nel tramonto: un sentiero di stelle.