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Il libro analizza il linguaggio della danza classica accademica. Un linguaggio universale, codificato per la prima volta nella Francia del XVII secolo, e poi diffuso in tutto il mondo, rimanendo inalterato per oltre quattro secoli. Si avvale principalmente di una nomenclatura accademica sette-ottocentesca in lingua francese con cui vengono denominati passi e movimenti tipici della disciplina coreutica. Nell'uso italiano, si configura come un linguaggio, composto da forestierismi, calchi formali di espressioni francesi, voci di origine italiana e definizioni più moderne, provenienti dall'Opéra di Parigi. La ricerca intorno a questo linguaggio ha preteso naturalmente che si ripercorressero i momenti salienti della storia della danza classica, dalle origini francesi alla sua diffusione nel mondo.