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Il libro è costituita da due distinte parti. Nella prima, don Stefano Lelli racconta la vita e le opere di San Martino, vissuto nel IV secolo, e cioè agli albori del diffondersi del Cristianesimo in Europa. Commenta il saggio mons. Giorgio Biguzzi, nativo di Calisese, il quale, lasciate le rive dello storico Rubicone, è «passato», quale intrepido missionario in terra d'Africa, diventando poi vescovo della diocesi di Makeni in Sierra Leone. La seconda parte del libro esamina in primo luogo, per mano di Giordano Conti, il sistema plebano in territorio cesenate, formatosi a sostegno della intensa opera di evangelizzazione fra la popolazione rurale, di cui San Martino fu il primo grande promotore. Seguono le descrizioni delle quattro chiese dedicate a San Martino nel territorio del Rubicone Urgone (la pieve di San Martino in Rubicone a Calisese e la chiesa di San Martino in Bagnolo in Comune di Sogliano al Rubicone), e nel territorio del Savio (San Martino in Fiume a Cesena e San Martino in Appozzo a Sarsina). Chiude il libro un'evocazione di Mario Gurioli sulle tradizioni riguardanti le feste e le tradizioni popolari legate a San Martino.