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Il presente volume affronta il problema del nichilismo contemporaneo attraverso un'ipotesi interpretativa che investe complessivamente i suoi risvolti tecnici, religiosi, politici ed estetici. Il "più inquietante fra tutti gli ospiti" (Nietzsche) appare come esito epocale di un progetto di negazione e rimozione tecno-scientifica dello iato sensomotorio, quella sconnessione biologica tra stimolo e risposta e quel fattore di disadattamento dell'uomo all'ambiente che - mentre costituiscono un deficit di partenza - sono responsabili della plasticità, creatività e riflessività umane. La psicoanalisi delle relazioni oggettuali offre gli strumenti per pensare il dissolvimento del piano di trascendenza e dei fenomeni transizionali che ha conseguentemente investito tutte le residue sfere della cultura, dall'arte alla politica, a favore della performance ottimale del circuito input-output. Infine, lo straordinario mito moderno del vampiro, come un filo intimo e sotterraneo, fornisce all'insieme dello studio una continuità anche di ordine immaginoso ed emotivo.