Tab Article
Non è forse la città - assai più che le sue case e le sue strade, e persino assai più dei suoi monumenti - questa fiumana di donne e di uomini che vengono, vivono e passano e per virtù dei loro singoli destini ne costruiscono e ne costituiscono l'anima? Marco Viroli e Gabriele Zelli, con lo stesso spirito che li animò quando stesero il primo volume dei personaggi di Forlì, e cioè l'amore per la città, sono ritornati a interpellarne le memorie, perché persuasi che nei Forlivesi raccolti in questa loro nuova pinacoteca si rappresenti l'essenza di una intera comunità, la sua umanità. Così, passano nel libro le ansie e i progetti, i sogni e le attese, i drammi e le esultanze di quanti - ora perché dotati di potere, ora perché resi potenti dalla loro creatività, ora perché, nella loro umiltà, fatti grandi dalla loro umanità sono andati costruendo, tutti insieme, il senso e il significato di una città: centri di vita via via vissuti, via via partiti per chissà quali lidi, ma ancora tra noi, perché memoria di quello che fummo, annuncio di quello che saremo [rc].