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Si chiamava Livia, quando qualcuno decise che il nome del gruppo di villaggi che si stringevano intorno ai rami del grande fiume e che da poco avevano avuto la dignità romana di qualificarsi come forum avrebbe tratto qualche guadagno dall'accostamento al nome di una nobile gens romana. La storia a volte si fa beffe dell'orgoglio degli uomini e così Forum Livi subì le contrazioni fonetiche tipiche del latino più tardo, divenendo Forolivio, Forlivio, Forli', con un apostrofo a compensare la caduta delle ultime lettere, a sua volta nel tempo trasformatosi in un accento un po' impertinente. Livia, come nome, era molto più bello. Noi l'amiamo lo stesso e non ne proviamo imbarazzo: l'orgoglio, quello vero, i Forlivesi hanno saputo dimostrarlo nei lunghi secoli della loro storia dalle guerre civili romane, al Risorgimento, alle lotte per il lavoro e l'emancipazione. Eppure la storia dei Forlivesi, grazie al cielo, non è solo storia di eroismi e di guerre; è storia di uomini e donne eminenti nelle arti, nella scienza, nel progresso tecnologico, negli orizzonti del pensiero.