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Giacomo Clementi, deciso a lasciarsi alle spalle i suoi trascorsi poco brillanti da investigatore privato, resta suo malgrado invischiato nella sparizione del figlio di Ines Gentilini, conosciuta come la Strölga. In mancanza di un colpevole, tutti sembrano accanirsi su di lei: il marito l'ha lasciata, i giornalisti la pedinano, il paese la guarda con diffidenza. L'unica a sostenere l'innocenza di Ines è Marta Zaniboni, amica e socia in affari, che durante le indagini intreccia una relazione con il carabiniere Michele Filangeri, amico d'infanzia di Giacomo. In una Romagna che si scontra con la diversità, il pregiudizio è il mezzo più semplice per difendersi dal cambiamento: sostenuto dalla proliferazione di notizie, spesso prive di spessore, non consente di comprendere la realtà dei fatti. A volerlo classificare in un genere, questo romanzo potrebbe essere ascritto al giallo di striscio, tra la detective story e il noir, dove le due voci narranti assistono agli eventi che si susseguono intorno a loro, senza esserne coinvolti, impotenti di fronte all'ennesima vicenda giudiziaria.