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Se il lockdown non ha del tutto anestetizzato il bisogno di rimanere in contatto, soprattutto grazie all'aiuto della tecnologia, l'esperienza personale del "restare a casa" ha inevitabilmente influenzato la modalità di svolgere le attività psicologiche, tanto negli studi privati quanto sul territorio, alla luce di una comune sofferenza esperienziale che spesso riflette tutte le carenze istituzionali in merito alla protezione della salute (fisica e psichica), alle disuguaglianze, alla tutela dell'ambiente, alla scuola come imprescindibile bene comune, al lavoro. I contributi raccolti in questo testo hanno pertanto trovato senso sul pensiero di vivere e scoprire l'epifania del cambiamento della comunità durante il lockdown post pandemia. Le riflessioni e le esperienze di gruppo condivise durante questo complesso periodo storico hanno aiutato a sostenere una lettura psicologica dei fenomeni sociali e del ruolo della psicoterapia nel tessuto relazionale contemporaneo, messo duramente alla prova dal dilagare degli effetti drammatici del Covid-19.