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Quali domande, problemi e motivazioni, in epoca attuale, indirizzano più frequentemente gli uomini a chiedere una psicoterapia? Quali esperienze, bisogni, fantasie spingono un maschio a ricercare un terapeuta uomo? E quali vicissitudini transferali e controtransferali segnano, se è possibile individuare qualche elemento comune, le tante, differenti storie di cura e di ascolto fondate sull'incontro tra un paziente e un terapeuta, entrambi maschi? Questo libro, che intreccia costantemente riflessioni teoriche e casi clinici, cerca risposte possibili a tali domande, interrogandosi sulla natura più profonda dell'incontro al maschile, nel setting terapeutico. Alla base, vi è l'incontro, sul piano teorico e tecnico, tra lavoro sulle relazioni familiari e simbologia psicoanalitica, con particolare riferimento al contributo clinico di Heinz Kohut e della psicologia del sé. Assumendo il self come cerniera tra intrapsichico e relazionale, questo volume si propone di riflettere su come l'incontro con un terapeuta maschio possa divenire il luogo in cui i pazienti attribuiscono senso e significato al loro personale modo di essere "soggetti" e di essere "uomini".