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Freud, con la sua opera Il motto di spirito, può essere considerato anche tra i più importanti scrittori umoristi del Novecento, alla stregua di Cervantes, Lewis Carroll, Joyce, Steinbeck, Jarry, Fante, Ionesco, Ennio Flaiano e Dario Fo. L'inclinazione del Padre della Psicoanalisi anche allo studio della battuta di spirito e la sua scoperta delle connesse implicazioni inconsce, significative e curative, deriva certamente dalle sue origini ebraiche. Oggi, tutti gli psicoanalisti suoi discepoli, semiti o gentili, ortodossi o dissidenti, non possono fare a meno di utilizzare l'ironia come uno strumento utilissimo e sublimante del loro lavoro. Inaugurata da Socrate come strategia maieutica, studiata da filosofi come Kierkegaard, Bergson e Jankélévitch, l'ironia è un atteggiamento verso il mondo che può diventare uno stile di vita. Il discorso ironico si gioca, anche, tra riconoscibilità e leggerezza. Gli interventi degli autori che hanno partecipato a questo volume, che spaziano dalla filosofia alla letteratura, dalla clinica al teatro e al cinema, sembrano voler indicare che l'ironia può essere un modo intrigante e lucido al fine della ricerca della verità.