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Gli autori, dopo aver tracciato un quadro aggiornato e particolareggiato, da un punto di vista economico, storico e culturale dell'Africa nel colonialismo, nel neo-colonialismo e nei rapporti attuali con l'Europa, abbozzano una sorta di "Processo di Norimberga" dei misfatti europei nei secoli, arrivando a "tirare le somme" di quanto l'Europa deve restituire al continente nero. Una cifra enorme, ma realistica, fondata e perfino prudente, quantificata in oltre 70.000 miliardi di euro: se gli africani ottenessero questo risarcimento (è questa la "parola chiave" del libro), avrebbero diritto almeno a 70.000 euro ognuno, uomo, donna, bambino, vecchio. La vita cambierebbe per tutti, per gli africani per primi, ma anche per gli europei e per un mondo che ha fatto finora dell'ingiustizia e della sopraffazione la sua linea guida. La tratta degli schiavi, la colonizzazione storica, lo scambio ineguale di merci a prezzi fissati dagli europei, i genocidi di interi popoli inermi o resistenti, fino all'emigrazione forzata, un vero espianto degli organismi migliori (più giovani e forti) dal tessuto sociale africano: sono questi i principali crimini che vanno risarciti all'Africa, un continente ricchissimo di risorse umane e naturali che è stato ridotto nell'estrema povertà dall'aggressione europea e dal neoliberismo, recentemente dall'indebitamento e dalla militarizzazione. Un libro per chi vuole reagire all'ondata razzista e xenofoba montante con la ragione e moltissime ragioni.