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"Un libro rivolto agli studenti universitari che seguono il loro primo insegnamento di elettronica dovrebbe avere un chiaro filo conduttore in cui gli argomenti non appaiano giustapposti ma vengano affrontati in sequenza, quando se ne vede la necessità logica. I concetti rimangono e si radicano solo se strettamente interconnessi. La nostra memoria non è come quella di un computer. Non basta indirizzare una cella per ottenere l'informazione conservata, ma funziona piuttosto come un filo che si dipana. Trovato il bandolo si sbroglia la matassa ed è questo l'approccio che ho voluto seguire, sia nell'architettura generale del testo, sia nella trattazione del singolo dispositivo. Un limite che spesso avverto nei libri di testo disponibili in commercio è proprio questo: gli argomenti affrontati appaiono più giustapposti che sequenziali e logicamente connessi. Per questo ho dedicato particolare cura a quegli argomenti che potrei definire connettivi".