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A 50 anni dalla morte di Guido Cavani, questo libro ripropone in un'unica edizione i suoi tre romanzi consentendo al lettore di cogliere la cifra stilistica che percorre tutta la sua produzione in prosa: un lirismo di fondo, venato da accenti crudi e tragici, a volte brutali, che mostra l'insanabile frattura tra vita reale e dimensione interiore. Un tormento esistenziale risolto narrativamente nell'intreccio fra certi scorci del paesaggio, le voci della natura, la violenza dei fenomeni atmosferici e il loro riverberarsi nell'animo dei personaggi. Le tre opere permettono inoltre di cogliere, nella prosa di Cavani, uno spostamento di visuale che, dal mondo rurale e contadino ("Zebio Còtal"), si allarga a una comunità di provincia piccolo borghese ("Il fiume"), per approdare infine all'ambiente della media borghesia cittadina ("Creature"), che trae ispirazione dalle vicende biografiche di due amici e concittadini: lo scrittore Antonio Delfini e Ugo Guandalini, fondatore della casa editrice Guanda.