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"L'Obersturmführer distolse lo sguardo dalla rappresaglia in corso e guardò Guido: 'In guerra, Tenente, tutti hanno diritto alla loro parte di disperazione. Cosa hanno di speciale gli italiani per pretendere di venirne risparmiati?'". In questo scenario si svolgono le vicende di una famiglia perbene, che come tante altre si trovò a vivere il dramma della seconda guerra mondiale, a cui si sovrappose la tragedia della guerra civile. Un periodo difficile da dimenticare per le uccisioni e le vendette che provocò da una parte e dall'altra. Perché di sicuro i tedeschi ci si misero d'impegno per dare agli italiani la parte di disperazione che la Storia aveva tenuto in serbo per loro. Ma anche gli stessi italiani furono generosi nel farsi del male. È vero che c'era chi stava dalla parte giusta e combatteva una guerra di liberazione e chi invece era dalla parte sbagliata e uccideva per mantenere la dittatura nazifascista, ma alla fine a pagare il conto più salato furono i civili innocenti, le famiglie italiane costrette a vivere di razionamenti, con la paura dei rastrellamenti, delle rappresaglie e sotto le bombe alleate che non facevano distinzione alcuna tra fascisti e antifascisti...