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Questo volume intende esplorare, attraverso un'analisi strutturalista, la produzione artistica di uno dei più interessanti scrittori britannici contemporanei, Kazuo Ishiguro. Giapponese di nascita e inglese di adozione, Ishiguro conserva nei romanzi di esordio un ricordo malinconico del paese di origine che la mente, distorcendolo, trasforma in un luogo immaginario. Tuttavia, anche l'Inghilterra gioca un ruolo altrettanto determinante nel creare i complessi contesti nei quali i protagonisti delle sue storie cercano faticosamente di ricomporre il proprio vissuto attraverso i ricordi. Proprio al paradigma della memoria si riconduce questa indagine del macrotesto narrativo di Ishiguro. La parola chiave è nostalgia, come lo stesso Ishiguro rivela in più di un'intervista, nostalgia più per ciò che poteva essere e non è stato, che per ciò che realmente fu. Ricordare significa anche delineare un'identità che, però, è ben lungi dall'essere monolitica. L'identità dei vari protagonisti è frammentata, scissa e indefinita di qui la necessità di ricomporla con conseguenze spesso sorprendenti. L'intento non è di giungere ad un punto conclusivo di questa esplorazione, ma, al contrario, di creare i presupposti per ulteriori riflessioni.