Tab Article
"L'uomo sullo sfondo è Manni Noretti, il noto Manni Noretti. Ambrosia ficca la mano in tasca e tira fuori una pistola. Avvicina la canna alla fronte di Geidì e preme il grilletto. Plink. La pallottola entra liscia nel grigio delle idee. "Signora, si parte!" Sibila una voce liquida che solo Geidì, nel pieno del viaggio da eroina, può sentire. È la mente che la chiama dalla vena mentre esplode. Il cervello penetrato. Il sangue che schizza e macchia il muro e il pavimento e un tutto-tutt'intorno di pioggia porporella. Geidì sente il rivolo caldo che scende lungo il naso, lento. Vorrebbe fermarlo con la lingua, sentirne il sapore, e così la protende. Non ci riesce. "Vaffareinculo!" Dice tra i denti. E muore. Se Aliprandi non fosse distratto dal suo stesso stupore, noterebbe che, nel bianco e nero dello schermo, il sangue che inonda il muro è come inchiostro. E vedendo che Ambrosia sta tenendo una pistola puntata contro Manni Noretti, darebbe subito l'allarme. Ma le cose non vanno in questo modo."