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L'approfondito studio di Claudia Carella, rielaborazione del testo della tesi di laurea in Letteratura italiana all'Università di Roma Tor Vergata, prende avvio dalla constatazione, più volte ribadita dalla critica, che Leopardi rappresenti un punto di unione privilegiato tra l'antico e il moderno, sulla base di una esperienza di studioso appassionato e infaticabile ("con le sue molte esperienze di traduzione dai classici greci e latini, la costante attenzione all'aspetto formale, filologico e linguistico, nutrita da una continua lettura dei testi"), unita alla meditazione "sugli aspetti di quel mondo rielaborati con profondo amore". Modalità che la Carella, a sua volta, adotta per leggere Leopardi con passione e acume, attenta, altresì, a non tralasciare gli aspetti più rigorosi della ricerca. Il rapporto antichi-moderni attraversa tutta la riflessione di Leopardi, non solo nell'ambito poetico ma proprio a livello filosofico, secondo la sua visione del recanatese "l'epoca antica era caratterizzata da una profonda ingenuità che consentiva agli uomini di stabilire un rapporto di complicità con la natura. (F. Pierangeli)