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La mattina del 19 ottobre 1945 Primo Levi tornava a Torino dopo un anno di prigionia nel lager di Auschwitz e un viaggio di molti mesi nell'Europa dell'Est. Levi era allora un ragazzo di 26 anni, e ritornava "gonfio, barbuto e lacero", con in corpo un bisogno quasi fisico di raccontare. Più di mezzo secolo dopo, due ragazzi arrivano a Torino per ripercorrere le tracce di Levi, ricostruire la sua storia e soprattutto raccogliere la "delega" che lo scrittore ha lasciato ai giovani in una delle sue ultime poesie. In "Una stella tranquilla" (titolo di uno dei racconti più belli di Levi) va in scena così un confronto tra generazioni, quella di Levi e quella dei suoi ideali "nipoti". Un racconto per immagini, che parte dalle fotografie, dalle copertine dei libri di Levi e dai disegni al computer realizzati dallo scrittore per trasformarsi in un graphic novel a metà tra biografia e fiction. Basato sugli episodi raccontati o scritti dallo stesso Levi, senza mai sconfinare nella vita privata, "Una stella tranquilla" ripercorre l'itinerario dello scrittore, da "Se questo è un uomo" a "I sommersi e i salvati", fermandosi un attimo prima di quella mattina dell'aprile 1987 in cui Levi si tolse la vita. Prefazione di Marco Belpoliti.