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Un libro che è un piccolo evento comprendendo, oltre ai testi inediti, sette acquerelli e cinque disegni dell'autore. L'intento è di dare ai numerosi lettori italiani uno spaccato dell'aspetto più magmatico dell'opera di uno dei più importanti scrittori svizzeri del Novecento. Accanto al teatro e ai polizieschi, Dürrenmatt ha infatti portato avanti un'attività di "ricerca" che comprende progetti iniziati e abbandonati, scritti trasversali tra narrativa, saggistica e autobiografia, riflessioni, "esperimenti letterari" insomma, che Dürrenmatt stesso ha in gran parte pubblicato ancora in vita con il titolo "Stoffen" (materiali). La mitologia, uno dei perni intorno a cui ruota tutta l'opera di Dürrenmatt, quella letteraria come quella pittorica, è presente, in forme diverse, in quasi tutti i materiali narrativi di "Stoffen". Lo studio su "Prometeo", scritto tra il 1981 e il 1990, nasce nell'ambito di questi "materiali narrativi" ma è stato pubblicato postumo ed è a tutt'oggi inedito in Italia. Il racconto ripercorre la Teogonia reinterpretando Esiodo con toni sarcastici e grotteschi per approdare a un ritratto quasi malinconico del ragionevole e troppo umano Prometeo. Altrettanto rappresentativo dal punto di vista di quell'intersecarsi di temi che dal testo strabordano nella pittura per poi tornare a essere imbrigliati nel testo, è il secondo studio pubblicato in questo libro sempre postumo e proveniente dallo stesso ambito di "Stoffen", "Fuga di pensieri", dove la fuga è intesa in senso musicale...