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I documenti raccolti in questo volume, definiti tecnicamente Sacri Libri, costituiscono il riferimento fondamentale dell'impalcatura esoterico-concettuale e financo etica del sistema di principi e di pratica spirituale di Thelema, la 'Corrente' iniziatica proclamata e codificata da Aleister Crowley a partire dal 1904. Si tratta certamente di un cardinale riferimento letterario che si distingue nettamente dalla vasta produzione bibliografica realizzata dell'eclettico filosofo, magista e poeta inglese e che si impone all'attenzione del lettore soprattutto per alcuni elementi caratterizzanti sui quali si sviluppa un fondante percorso mitopoietico ed ermetico farcito di peculiari simboli, archetipi e tipici linguaggi destinati a orientare e destare la coscienza dell'iniziato. Il primo di questi elementi, quello che certamente pone il lettore di fronte alla necessità di una riflessione sgombra da prospettive razionali a vantaggio di una consapevole immersione nelle tipologie del sacro - antropologicamente ben esibite nella storia delle religioni e di certi ambiti dello sciamanismo - è la pretesa che questi scritti non siano il diretto risultato del genio del suo autore, ma provengano invece dall'azione ispiratrice di una fonte 'esterna' e indipendente alla sua volontà conscia. In particolar modo, tale connotazione si manifesta significativamente nel primo e più importante di questi testi, vale a dire il Liber AL vel Legis (anche noto come Il Libro della Legge) che, collocandosi all'inizio della serie dei successivi tredici Sacri Libri , si differenzia da tutti questi sia per genesi che per importanza, costituendosi di fatto come opera esclusiva da cui dipenderà ogni altro pronunciamento di Crowley in relazione al paradigma Illuministico-Scientifico di Thelema dopo la fondazione nel novembre 1907 dell'Ordo A.A.