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La scoperta a Venezia di un manoscritto settecentesco di magia angelica la cui trascrizione integrale fa parte del presente volume, riapre il dibattito sulla figura del presunto autore, Abraham di Worms (XIV-XV secolo), e del suo maestro Abrahamelin, depositario di una conoscenza che permette di evocare l'angelo custode attraverso il quale riscoprire le proprie potenzialità demiurgiche per operare sul creato. Cercando di svelare il "segreto" custodito nel manoscritto, le ricerche hanno condotto all'ordine dei Rosa-Croce, alla riscoperta del culto perduto dei sette arcangeli e ad una nuova ipotesi sull'origine della magia enochiana di John Dee. Inoltre diversi indizi dimostrerebbero l'importanza di Venezia quale centro iniziatico, "pilastro di Enoch" custode della Tradizione, da cui si sarebbe irradiato un culto caratterizzato da pratiche magiche finalizzate all'evocazione degli angeli caduti.