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Con questo libro, Di Gemma ci porta in una dimensione parallela all'immagine che di lui conosciamo. Un canto di Natale ci accompagna nel suo mondo di bimbo; si parte presi per mano in via Giorgio Castelli davanti al portone del civico 9. Con la delicatezza tipica dei suoi racconti conosciamo i suoi amici, girato l'angolo un mondo ormai avvolto da una luce soffusa. Il quartiere di Villapizzone è come uno scrigno magico per il piccolo Walter. Se non tutto è prezioso, tutto lo può diventare, in un modo o nell'altro. Lo vediamo ridere, giocare, creare, emozionarsi per il primo amore. Scorgiamo le sue lacrime per le piccole e grandi ingiustizie, lo vediamo attonito davanti a certe scelte degli adulti. È facile immedesimarci in quel corpicino esile che tutti siamo stati, almeno una volta. Dettagli, sfumature, sensazioni intense vissute da bambini restano, come un marchio, sulla nostra vita. Pagina dopo pagina la sensibilità prende corpo.