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Il grande rilievo dei temi pedagogici nella riflessione di Gramsci e il grande valore di questa riflessione nel suo complesso - autentico messaggio lanciato nel deserto fascista alle generazioni successive - non sono certo sfuggiti finora alla cultura italiana. Si può anzi dire che il tempo trascorso dalla Liberazione a oggi non ha avuto voce più alta di questa, che fu soffocata allora e che solo nel nostro tempo potè essere ascoltata, e sembrar nuova. Gramsci è davvero un nostro contemporaneo. Costretto al distacco dalle battaglie politico-culturali immediate, nella sua riflessione "fur ewig", per l'eterno, egli è riuscito davvero a sorpassare i suoi tempi e a proporci, senza essere utopistico, temi di dibattiti (e forse soluzioni) d'avvenire. Sotto un titolo che non è di Gramsci, ma che esibisce la reale, e ancora attuale, problematicità del suo pensiero, questa antologia, curata da Mario Alighiero Manacorda e pubblicata per la prima volta nel 1972, mira a dare evidenza e consistenza alla unità delle sue pagine pedagogiche - articoli, lettere, note dei "Quaderni" - tanto profonda quanto ardua da cogliere nella occasionalilà e frammentarietà apparente dei testi gramsciani.