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La raccolta di liriche "I Figli dei Tablet" del Poeta Devid Bracaloni, ci riporta ad una riflessione su fenomeni culturali, valori umani e sentimenti che si avvicendano, si accavallano e si incrociano all'interno di molteplici emozioni. L'essere umano, come dice Sant'Agostino riferendosi alla persona è: "Essentia" e "Substantia", formato da materia (corpo) e forma (anima), che conosce la realtà attraverso i sensi, la rielabora attraverso l'intelletto attivo, portando il singolare all'universale, partendo dal singolo oggetto per arrivare al concetto più profondo di quell'oggetto e, tramite la conoscenza, sviluppa i propri appetiti sensoriali e/o intellettuali, nella formazione dei quali è libero, pur essendo, come ogni altro essere, moralmente obbligato al tentativo di raggiungimento di un fine ultimo, dato dalla presenza di un Amore Universale che lo guida. L'essenza della poesia è descrivere le nostre emozioni, i nostri sentimenti, noi stessi, è l'essenza di un componimento lirico; è il poeta stesso, che ne determina le condizioni ed è proprio dei poeti viverne le emozioni più pure. (...)